Tour de France 2017, ricorso respinto – Sagan lascia la corsa: “Non ho fatto niente di male”

Peter Sagan lascia oggi il Tour de France 2017. Il ricorso formale presentato ieri dalla Bora – hansgrohe non ha portato a nulla e stamattina il campione del mondo ha confermato la sua esclusione dalla Grande Boucle. In una breve conferenza stampa improvvisata, lo slovacco non ha potuto far altro che prendere atto della decisione della giuria, che ha ribadito l’espulsione per comportamento scorretto. Suo malgrado, ovviamente, perché l’ex enfant prodige continua a dirsi innocente, respingendo le accuse di aver provocato la caduta di Mark Cavendishinfortunatosi pesantemente alla spalla e costretto al ritiro.

“Ieri non ho detto niente perché non era il momento – spiega – Posso solo accettare questa decisione, ma non sono d’accordo perché penso di non aver fatto niente di male nella volata. Tutti hanno potuto vedere che si è trattato di una volata folle, ma non sarà né la prima né l’ultima”.

In conclusione, le scuse e un augurio di pronta guarigione per Cavendish: “Mi dispiace molto che si sia fatto male, spero ora possa riprendersi in fretta”.

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5 Commenti

  1. Giudici dilettanti che non sanno cosa vuol dire correre in bici,si vede chiaramente che Sagan allarga il braccio per rimanere in equilibrio dopo essere stato urtato da Cavendish e che la piccola deviazione che ha fatto verso le transenne per la paura per la scorrettezza di Dèmare.Spero non sia malafede dei giudici sarebbe peggio ancora.

  2. si sono viste altre volate con scorrettezze molto evidenti e non sanzionate con tanta daterminazione..decisione per niente condivisibile. Certamente dispiace che un corridore del calibro di Cavendish si sia fatto male…come peraltro dispicerebbe per quansiasi altro corridore.. ma nella circostanza direi che nella concitazione dell’arrivo non ha calcolato che in quello sapzio non ci sarebbe passato senza urtare Sagan o..le transenne.

  3. Altra storia, ma non mi pare che sia stato estromesso dalla corsa quel soggetto che, una volta caduto, aveva la ruota posteriore della bici che continuava a girare in modo moooolto sospetto(motorino?). Tutto coperto, guai parlarne. Forse hanno cambiato metro di valutazione, o forse ci sono altre storie.
    Al posto di Sagan non andrei mai più al giro di Francia.

  4. Chi corre in bici ed è un velocista, sa bene che non si passa MAI fra il corridore davanti e la transenna o il fosso sulla destra/sinistra se lo spazio è meno di un manubrio. Cavendish lo sapeva bene questo, ma non capisco perché ha voluto infilarsi lo stesso andando a cercare a tutti i costi l’asfalto per terra. Mah!

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